Il primo lotto di lavori alla chiesa di S. Girolamo ha riguardato il miglioramento sismico della copertura, con l’inserimento di tirantature e controventature delle falde di copertura dell’aula. Si è provveduto al risanamento dal fenomeno di umidità di risalita degli ambienti interni, al restauro delle superfici lapidee e il restauro delle superfici esterne.
La chiesa di S. Girolamo in Colloredo di Sossano venne ampliata nel 1898, demolendo il precedente edificio di culto seicentesco, di cui probabilmente rimangono l’antica abside, identificabile nel fabbricato attuale per la particolare conformazione architettonica.
L’aula e il presbiterio sono coperti rispettivamente da una volta a botte e da una volta a crociera, realizzate con strutture centinate in legno
autoportanti, rivestite d’incannicciato intonacato, dipinto e decorato sull’intradosso, come prassi consolidata negli ambienti per il culto di gusto neoclassico. Gli ambienti addossati lateralmente vennero realizzati in fasi successive a partire dal 1952, fino agli anni ’60-’70.
Il progetto riguarda il il miglioramento sismico della copertura e il restauro generale delle superfici esterne e interne. Difficile è risultata la verifica dello stato di conservazione delle centine lignee delle volte interne, per la mancanza di un percorso di accesso lungo le murature laterali. Negli ambienti interni erano evidenti macchiature degli intonaci conseguenti ai fenomeni di umidità di risalita
capillare che si elevavano oltre il rivestimento perimetrale in marmo, montato negli anni ’50 lungo le pareti perimetrali, proprio per celare le manifestazioni di umidità. Tali lastre risultavano fortemente compromesse da macchiature ed erosioni. Processi di degrado dovuti all’umidità di risalita capillare e all’usura da calpestio sono le cause del maggior deperimento del pavimento a mosaico bicromo dell’aula.
Le possibili vulnerabilità sono state individuate in osservanza ai contenuti del Direttiva PCM 9 febbraio 2011i. Il sistema di copertura costituito da capriate lignee come orditura principale, non risulta collegato alle murature di imposta, non potendo pertanto fornire alcun contributo, se non il peso proprio, alla stabilità per il meccanismo di danno citato. Gli interventi progettati sono scarsamente invasivi, reversibili ed efficaci in relazione sia al comportamento locale dei singoli elementi strutturali, che al comportamento globale del manufatto in termini di sicurezza sismica. con l’occasione si è realizzata anche una passerella perimetrale che permette la periodica verifica in sicurezza sia dell’intradosso della copertura che dell’estradosso della volta. Si è provveduto alla manutenzione dei manti di copertura dell’aula e degli ambienti laterali, al risanamento degli intonaci e delle murature soggette ai processi di degrado derivanti da umidità di risalita capillare e da pioggia battente, al risanamento delle murature perimetrali interne con lo smontaggio delle lastre in marmo di rivestimento perimetrale e la realizzazione di un intonaco macroporoso, infine alla pulitura e lucidatura della pavimentazione dell’aula.
Nei lotti funzionali successivi dovranno essere valutati gli interventi alle volte interne e alle superfici dipinte e decorate.
fase 3
fase 2
